lunedì 22 settembre 2008

Imola

Ieri ho fatto una gita domenicale ad Imola. Vi direte: “bella fatica, praticamente ci vivi!”.
In effetti è vero, quasi tutti i gironi della settimana faccio “gite” a Imola, ieri però c’era un’occasione speciale!
La prima gara automobilistica nel rinnovato circuito Enzo e Dino Ferrari dopo due anni di chiusura.

Il circuito di Imola

Si trattava del WTCC, il campionato mondiale gran turismo dove corre, tra gli altri, Alex Zanardi.
Penso che chiunque sia nato da queste parti abbia un po’ le corse nel DNA, i rombi dei motori, le bandiere che sventolano sulle colline della Rivazza e della Tosa, la Torre Marlboro con i cavallini stampati in cima, i carri di “Luciano Piadina Romagnola” che vendono piadine con salsiccia agli appassionati coi Keeway (a Imola piove sempre quando ci sono le corse), i fan tedeschi che negli anni d’oro girovagavano cantando con i loro pancioni pieni di birra…
Tutto questo fa parte dell’immaginario collettivo dell’imolese e all’appassionato fa venire un po’ di “magone” come si dice da queste parti.
Io rientro in tutto e per tutto in quest’ultima categoria e da sempre ne vado fiera. Amo le corse e ho da sempre un’unica grande passione, quella per la Ferrari. Da quando mio padre mi portava a vedere le macchine sfrecciare nel rettilineo dopo la Variante Alta, allora avevo circa dieci anni, le Ferrari avevano sul musetto i numeri 27 e 28, i piloti importanti erano Alain Prost, il “professore”, Nigel Mansell, il “leone inglese” e un giovane di nome Ayrton Senna. Mi chiudeva gli occhi e mi diceva di indovinare quando passava la Ferrari perché dovevo imparare a riconoscerne il rombo.
Era una grande festa.
Poi sono venuti gli anni della Tosa, delle tribunette semi-abusive e i gemellaggi coi tedeschi, gli anni di Jean Alesi e Gerard Berger alla Ferrari, l’anno della morte di Senna.
Da quel infausto 1994 il Gran Premio di San Marino non è più stato lo stesso, Imola non è più stata la stessa.
Il circuito che è sempre stato “nostro”, della gente, di coloro che si sedevano sui muretti delle Acque Minerali e di quelli che scavalcavano le reti per correre sotto il podio ad acclamare i propri idoli, è diventato una zona off limits, snaturato in nome della sicurezza, un luogo da cui tutti noi, gli imolesi, siamo stati tagliati miseramente fuori.
La festa è finita. O meglio è stato l’inizio della fine.
Abbiamo sperato che i fantastici anni di Michael Schumacher, anni dall’entusiasmo alle stelle, potessero cambiare il destino del tracciato del Santerno ma ormai il Dio Denaro aveva rovinato tutto.
Il prato sulle colline della passione non c’è più.
Sotto il podio non ci si va più.
Le tribunette non si montano più.
Le tende dove si dormiva tra i canti dei tedeschi non si montano più.
Luciano il piadinaro non ha più i furgoncini, monta una piccola cittadella in stile Las Vegas dove prima dormivano i tifosi.
Da lì a poco il fallimento della società che gestiva l’autodromo e la scelleratezza del “grande capo” della Formula Uno ci hanno portato via il Gran Premio.
Ho pianto quando la Ferrari ha vinto per l’ultima volta a Imola. Ho pianto quando ho visto esplodere i box vecchi. Ho pianto quando a maggio i fuochi d’artificio hanno inaugurato il nuovo circuito. È vero, è cambiato, tante cose sono cambiate, ma per la prima volta dopo tanto tempo l’ho sentito di nuovo vivo, l’ho sentito di nuovo mio.
Chissà se i cittadini di Singapore o del Barhain, o forse i turchi potranno mai provare le emozioni che abbiamo provato noi imolesi… chissà se noi imolesi le potremo mai provare di nuovo…
Per il momento vorrei ringraziare il mondiale WTCC perché ha fatto di nuovo battere il cuore di noi tifosi, Daniele per avermi convinta ad andarci, e chi gestisce ora il circuito perché ci ha restituito almeno un pochino di quello che appartiene a tutti noi.

Veduta del paddock durante il Gran Premio di San Marino 2005

La demolizione dei box

3 commenti:

Coccoglam ha detto...

Ciao Cla, era da un po' che non venivo a fare danni anche qui!!!
Ti lascio solo un tenero saluto perché, scusa l'ignoranza, non ho commenti sul post...
La F1 non la seguo...
Lo so, sono sacrilega, ma è così...
A presto!!!
Vale

Camelia ha detto...

Oh non preoccuparti... sei giustificata perché non sei di Imola!
Sto per chiamarti che ho un po' di paarnoie da raccontarti...
Baci!

Unknown ha detto...

Imola e il suo circuito...che bei ricordi..Quei venerdì col mio papà a vedere le prove libere, rigorosamente alle Acque Minerali...E adesso cosa dobbiamo sorbirci? Il Gran Premio del Bahrain..bah