venerdì 1 agosto 2008

A proposito di montagna...


L'abitudine di scrivere delle mie avventure non è nata certamente con la creazione di questo blog.
Da anni ormai scelgo di ricordare le esperienze che vivo trascrivendole talvolta in veri e propri diari di viaggio, altre in semplici foglietti sparsi oppure tramite le ormai mitiche didascalie sugli album fotografici (che la mia amica Micky apprezza in modo particolare!).
Proprio su un foglietto sparso ho trovato in questi giorni il resoconto di una gita tragi-comica che io e Daniele abbiamo fatto tre anni fa durante una vacanza in montagna.
Il foglio è datato 21/07/05 e si intitola: ESCURSIONE RIFUGIO GARDECCIA + TENTATIVO DI APPROCCIO AL VAJOLET.
Già il titolo è tutto un programma. Di seguito lo riporto interamente senza modifiche onde evitare di perdere il pathos originale!!!


" Oggi siamo andati a fare una passeggiata medio-facile. Arrivati con l'automobile all'inizio della seggiovia di Pera di Fassa abbiamo fatto il biglietto per i tre tronconi (€ 11,00) in modo da raggiungere in scioltezza il Rifugio Ciampedié. Da lì siamo partiti belli freschi per la passeggiata.
Il primo rifugio, Gardeccia (mt. 1.949 slm) è stato raggiunto in breve tempo, senza spreco di energie e con un'enorme soddisfazione più da parte mia che non sono molto 'ferrata' che del mio accompagnatore, l'espertissimo Reinhold... mmmh Daniele.
Lanciata dal successo raggiunto ho ingranato la quarta e sono partita di slancio per il Vajolet (mt. 2.243 slm), una sorta di casupola appollaiata sul crinale di uno sperone roccioso
.



Il rifugio Vajolet


Diciamo che non mi sono fatta spaventare dalle apparenze... anche se dopo i primi 20 metri sono diventata un po' titubante. Ma non ho mollato.
Dopo svariati minuti, assodata l'irraggiungibilità della meta, ho deciso di issare bandiera bianca e, confortata dal mio accompagnatore ho proposto l'innesto della retromarcia.
Il pranzo è stato consumato nel prato del Gardeccia e coronato da una crostata consolatoria (ma non divina) ai frutti di bosco, mandorle e cannella.
Il ritorno è stato dei più duri. Da subito si è verificato un affaticamento inguinale che però sembrava non compromettere la strada verso casa. Purtroppo invece, il crescente dolore pubico di SX ha seriamente messo a repentaglio la mia incolumità fisica e mentale, cosa inaspettata e prontamente sedata da un gelato con panna montata e frutti di bosco al Rifugio Ciampedié.

Claudia felice dopo il gelato


Dopo qualche minuto di relax abbiamo ripreso la seggiovia per il ritorno. A parte qualche stop forzato a causa di alcuni impediti la discesa è stata tranquilla.
Di ritorno al parcheggio abbiamo ripreso la macchina e... via a Cencenighe!
Conclusione: evitare il tratto Gardeccia-Vajolet come prima passeggiata della stagione!"

Ecco qua, il tutto per spiegare perché parole come 'ferrata','ghiaione' e via dicendo (vedi post 'La creazione del blog') non appartengono al mio vocabolario!
Intanto sono le 10:00 di questo venerdì mattina e verosimilmente tra 12 ore sarò nel lettone della casina di Cencenighe!
Finalmente vacanze!

2 commenti:

Coccoglam ha detto...

ciao chicca!!!!
ho i minuti contati ma avevo voglia di passare di qui e salutarti!!!
complimenti x il blog, poi quando torno lo metto tra i miei preferiti!!!
un bacione da londra (altra gita di cui mi auguro parlerai presto!!!).
coccoglam

Camelia ha detto...

Ciao cara!
Spero che ti stia divertendo come una matta ma ne sono quasi certa...
Per Londra non basta certo un post, quindi ho scelto di parlarne un po' alla volta, magari per temi, come ho fatto per la Torre!
Spero che quando tornerai darai anche il tuo contributo in proposito!
Un bacio!